Grado e la sua laguna come patrimonio da proteggere e valorizzare: questo il tema dell’incontro pubblico che si terrà in modalità videoconferenza domani 8 aprile, alle ore 18, via Zoom e in diretta sulla pagina Facebook del Comune di Grado e che successivamente sarà pubblicato sul canale Youtube dello stesso Municipio. L’incontro offrirà l’occasione per presentare alla cittadinanza lo stato di avanzamento del progetto di candidatura alla “tentative list” Unesco, presentata dalla civica amministrazione per il patrimonio culturale e ambientale (misto). La candidatura fa seguito a un preciso impegno della giunta promosso all’unanimità dal consiglio comunale per tutelare l’ambiente lagunare e le sue tradizioni.
Il sindaco Dario Raugna.
Interverranno il sindaco Dario Raugna e l’assessore al Turismo, Matteo Polo, oltre all’architetto Andreas Kipar, dello studio Land Italia, che ha curato per il Comune isolano la preparazione della documentazione necessaria per la “tentative list” nazionale in virtù dell’esperienza maturata sui temi paesaggistici, ambientali e culturali sui quali Grado ha incentrato la propria candidatura. L’intervento di Kipar verterà sul tema “Progettare per proteggere, tutela attiva per la valorizzazione del paesaggio”. All’incontro parteciperà anche il professor Andrea Favretto, docente di Geografia al Dipartimento di Studi umanistici dell’Università di Trieste, con un intervento dal titolo “La laguna di Grado: una perla da valorizzare e conservare. Alcuni spunti di riflessione”.
«Siamo consapevoli che l’iter per conseguire il riconoscimento Unesco è particolarmente lungo e complesso – afferma il sindaco Raugna -, ma a latere dell’invio della candidatura, e a prescindere dall’esito della stessa, il percorso intrapreso fin dall’inizio del nostro mandato va nella direzione della tutela e valorizzazione della laguna e delle sue tradizioni sia sul piano urbanistico che turistico, culturale ed ambientale. Le sfide di oggi riguardano soprattutto come rendere sostenibile, all’interno di un ecosistema ricco di habitat e specie di interesse comunitario, ma fragile, un sistema produttivo che con il passare del tempo è stato via via abbandonato, capendo soprattutto quali sono le esigenze degli attori economici, al fine di promuovere uno sviluppo territoriale compatibile. Per non parlare dell’annoso problema dei dragaggi, indispensabili per il mantenimento della laguna e per i quali chiediamo da anni con forza, anche assieme a numerose associazioni locali, uno snellimento delle procedure per addivenire ad una soluzione tempestiva».
Zona di Barbana e visione dall’alto.
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In copertina, uno scorcio della suggestiva Laguna di Grado.